Maria Teresa Conte – Consigliere comunale Santa Sofia d’Epiro

Consigliere comunale con deleghe alla cultura, turismo, identità arbereshe e pubblica istruzione Maria Teresa Conte è nata a Cosenza il 13/06/1994. Ha una laurea magistrale in inglese e albanese con il massimo dei voti presso L’Orientale di Napoli ed è traduttrice arbëreshe e insegnante di lingua inglese presso diverse scuole e associazioni del territorio: “In primis opero nella mia “Around The World” con sede a Santa Sofia d’Epiro, sono inoltre parte integrante e co-direttrice artistica del gruppo folk “Shqiponjat”   Giovane e determinata, si presenta così: “Non ho esperienze politiche dirette ma sono stata per due volte responsabile dello sportello linguistico comunale in cui mi sono dedicata alla catalogazione dei testi presenti in biblioteca, ho curato una mini guida turistica su Santa Sofia d’Epiro tradotta in inglese e arbëreshe, ho realizzato la prima edizione del corso di alfabetizzazione arbëreshe (la seconda edizione quest’estate), ho aiutato e supportato l’ideazione e realizzazione di diversi progetti dell’amministrazione comunale rivolti alla valorizzazione del patrimonio culturale del nostro paese.” Da dove arriva la scelta di candidarsi con Rilanciamo Santa Sofia? “La mia candidatura è avvenuta in maniera abbastanza spontanea, ho sempre collaborato con l’amministrazione comunale ma studiando fuori non potevo dedicare le energie necessarie che merita un ruolo politico. Da diversi anni sono ormai tornata a vivere a Santa Sofia, aprendo qui la mia attività, e così ho capito che era arrivato il momento di dare il mio contributo in tutto e per tutto. Credo fermamente che con l’impegno, la collaborazione e la passione per ciò che si fa, si possa lavorare insieme per il benessere collettivo e così ho voluto mettermi in gioco.” Decisivo anche il rapporto di stima con l’attuale sindaco Sisca: “Con Daniele ci conosciamo da una vita e ammiro la sua dedizione verso il nostro paese che mette sempre al primo posto, cosa che non è da tutti. Spero che il suo entusiasmo lo faccia puntare sempre in alto e trovi sempre la forza di reagire alle difficoltà che inevitabilmente si incontrano nell’essere sindaco. Non riesco ad immaginare nessuno a rivestire questo ruolo meglio di lui.” Ricca la lista delle proposte per il prossimo futuro: Nel concreto vorrei creare e portare avanti progetti tesi alla trasmissione e valorizzazione della lingua e cultura arbëreshe, tra cui: – reintroduzione dell’insegnamento dell’arbëreshe nelle scuole – utilizzo di strutture come la biblioteca comunale e l’Accademia della musica per la promozione degli spazi come aule studio, gruppi di lettura, cineforum, convegni e corsi di lingua e cultura arbëreshe (compresi canto, musica, cucina, cucito…) in collaborazione con le associazioni esistenti nel territorio – progetti tesi alla creazione di itinerari turistici culturali, eno-gastronomici e naturalistici, promuovendo un turismo sostenibile e la cura degli spazi pubblici. Ho una devozione particolare verso il potere delle parole, della loro forza nel plasmare e farci immaginare il mondo, e per me la politica parte proprio da questo: dal dialogo e dal confronto reciproco, l’ascolto e la messa in atto di idee e visioni. Anche perché dalle parole poi bisogna passare alle azioni concrete e rispondere ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. Per me amministrare significa dedicare se stessi ad una causa più grande, comprendere e valorizzare il potere della collettività, senza lasciare nessuno indietro. Credo che amministrare una territorio come il nostro significhi fornirgli quei servizi che portino tutti e tutte a pensare che qui si sta bene e, pur essendo cittadini del mondo, è solo questo il luogo che possiamo considerare casa nostra. Forse è una visione utopistica e probabilmente non sempre sarà realizzabile, ma è questo l’obiettivo a cui voglio tendere e che so essere condiviso anche dalla mia squadra. Ciò che mi sta più a cuore è rendere quindi gli abitanti di Santa Sofia felici del posto in cui vivono. Questo obiettivo sarà perseguito con un dialogo costante, ascoltando i bisogni di tutti e tutte.